l'oscurità spiritualeVincere l’oscurità spirituale. A volte non posso fare a meno di sentire nostalgia dei giorni in cui la vita sembrava così semplice. Quando i miei amici di scuola elementare erano la cosa più importante del mondo. Quando pensavo che i velivoli potevano volare perché erano stati spruzzati con la polvere di fata di Campanellino.

Quando mangiare un sorbetto da un venditore ambulante avrebbe reso migliore la mia giornata, non importa quanto fosse andasse male. Quando guardavo la vita semplicemente come una bambina.

Se solo avessi potuto conservare in una bottiglia quel senso di meraviglia, di mansuetudine e di entusiasmo inesaurito per quelle cose piccole ma tanto significative, l’avrei portata in tasca per tutto il tempo ed avrei bevuto ogni volta che prendevo qualcosa troppo sul serio.

Anche se non è possibile imbottigliare letteralmente quelle sensazioni, il vangelo di Gesù Cristo ci insegna a comprendere la Sua verità e ad accogliere il suggerimento di avere il cuore di un fanciullo, specialmente nei tempi oscuri della nostra vita.

La battaglia contro l’oscurità spirituale

A volte possiamo rimanere così impigliati nella complessità della vita mortale – la scuola, il lavoro, le relazioni, lo status, la ricchezza e tanti altri sforzi che le nostre lenti da fanciullo diventano sfocate e nebulose.

L’oscurità spirituale è una parte inevitabile della vita oggi, più che mai. L’apostolo Paolo ci ha insegnato in Timoteo che “negli ultimi giorni verranno periodi pericolosi”. Viviamo in questi “ultimi giorni” e i segni dei “tempi pericolosi” sono sempre più evidenti.

Il presidente Henry B. Eyring insegnò: “Il pericolo deriva dalle forze della malvagità. Quelle forze sono in aumento. E così diventerà più difficile, non più facile, mantenere le alleanze che abbiamo fatto per vivere il vangelo di Gesù Cristo.

“La malvagità è l’oscurità spirituale che annebbia le nostre lenti spirituali e ci porta nella trappola delle tentazioni e del peccato. Possiamo combattere l’oscurità spirituale con una semplice formula: la luce luminosa del vangelo e avere il cuore di un fanciullo.

La luce luminosa del vangelo di Gesù Cristo

cuore da fanciulloL’unica fonte di luce che possiamo trovare in questi tempi oscuri si trova nel vangelo di Gesù Cristo. Dobbiamo capire che per ottenere questa luce dobbiamo costruire “sulla roccia del nostro Redentore, che è Cristo, il Figlio di Dio …. le vostra fondamenta; che è un fondamento sicuro … su cui, se gli uomini edificano, non possono cadere “(Helaman 5:12)

Costruire le fondamenta sul nostro Salvatore Gesù Cristo significa che dobbiamo sforzarci di eliminare le radici delle tenebre dalla nostra vita. L’oscurità spirituale può provenire dalla nostra stessa natura, come descritto da Re Beniamino nel Libro di Mormon: “Perché l’uomo naturale è nemico di Dio”.

Re Beniamino ci ha anche insegnato splendidamente come possiamo vincere la nostra natura e trovare la forza necessaria per tornare alla nostra casa celeste in modo sicuro.

Avere un cuore come quello dei fanciulli

“Poiché l’uomo naturale è nemico di Dio … e lo sarà, per sempre e in eterno, a meno che … diventi come un fanciullo, sottomesso, mite, umile, paziente, pieno d’amore, disposto a sottomettersi a tutte le cose che il Signore ritiene opportuno infliggergli, proprio come un fanciullo si sottomette a suo padre “(Mosia 3:19).

Potremmo pensare che avere un cuore di un fanciullo sia un segno di debolezza. La maggior parte di noi vuole personificare la forza, particolarmente oggi, e il mondo lo presenta come il modo “ideale” per affrontare grandi pericoli.

Al contrario, il Vangelo insegna che divenire come i fanciulli mostra la volontà di cambiare; per mantenere la luce luminosa del vangelo nella nostra vita. Sorella Jean A. Stevens ha detto: “Se abbiamo il cuore disposto a imparare e a seguire l’esempio dei bambini, i loro attributi divini possono fornirci la chiave per aprire la porta alla nostra crescita spirituale”.

Questo articolo è stato scritto da Pam Espinosa e pubblicato su mormons.ph. Questo articolo è stato tradotto da Nadia Manzaro.

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Nadia Manzaro

Nadia è laureata in Scienze e Tecnologie Agrarie; dopo la laurea ha conseguito due master e ha insegnato per un certo periodo alla scuola superiore. Il suo desiderio è di poter tornare a insegnare.  E’ stata anche un’insegnante nella Società di Soccorso, all’Istituto e in Primaria. Ama i bambini e soprattutto le sue due principesse. Nel tempo libero le piace frequentare corsi di pasticceria, prendersi cura delle sue gattine e stare in campagna. Ama il Vangelo e ha una testimonianza di Gesù Cristo, di cui continua a portare testimonianza, sin dai tempi della missione in Inghilterra.

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