ragazza legge le scritture

In 3 Nefi 1214, Gesù tiene il discorso noto come “Il sermone del Tempio”. Centinaia di anni dopo, quando Mormon riporta il discorso registrato in Moroni 7, sembra che egli abbia ripreso le parole e le frasi del discorso di Cristo e che le abbia elaborate.

“Un uomo cattivo non può fare ciò che è buono.” Moroni 7:6

Ci si potrebbe chiedere perché questi insegnamenti e questi concetti si ripetano in tutto il capitolo 7 di Moroni, proprio come erano stati ripetuti per tutto il resto del 3 Nefi che segue la Sua ascensione.

John W. Welch ha sostenuto che Mormon non cita il sermone a caso, ma che il capitolo sia stato scritto per far luce sul sermone e sulla spiegazione che è stata data da Cristo.

Per esempio, in 3 Nefi 14:20 Cristo insegna: “Dai loro frutti li riconoscerete”. Mormon spiega questi ‘frutti’ dicendo “tramite le loro opere li riconoscerete” (Moroni 7:5).

Mormon poi precisa che “Un uomo che è cattivo non può fare ciò che è buono” (v. 6). Come Welch ha fatto notare, questa frase “risponde dichiaratamente e deliberatamente ad una domanda retorica” presente in 3 Nefi 14: “Si raccoglie forse uva dalle spine?”.

L’uso di Mormon delle parole di Cristo chiarisce che le persone buone e quelle cattive mostreranno il loro vero essere attraverso la loro azioni.

Mormon promette ai suoi ascoltatori: “Qualsiasi cosa che sia buona voi chiederete al Padre in nome mio (di Cristo), credendo con fede che riceverete, ecco, vi sarà fatta” (Moroni 7:26).

Questo spiega e chiarisce l’affermazione di Cristo: “Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto” (3 Nefi 14:7 e anche 3 Nefi 27:29).

Mormon chiarisce tale affermazione per dimostrare che le persone non possono ottenere ciò che vogliono semplicemente perché lo chiedono. Esse devono chiedere ciò che è buono e devono anche avere fede che Dio darà loro ciò che chiedono.

Welch ha osservato che “l’enfasi di Mormon sulla ‘mitezza’ (Moroni 7:39,43,44), una virtù che è stata gravemente carente in mezzo al suo popolo” è un punto particolarmente doloroso per chi lo ascoltava.

Cristo ha dichiarato: “Beati i miti, perché erediteranno la terra “(3 Nefi 12:5). I Nefiti, lontani dall’ereditare la terra, stavano perdendo anche la loro porzione a causa dei Lamaniti, i cui eserciti continuavano ad avanzare e conquistare sempre più terreno Nefita.

Perché è importante studiare la stessa scrittura più volte?

gesù cristo insegna le scritture

Il fatto che Mormon abbia ripreso il sermone del tempio senza soluzione di continuità nel suo discorso, suggerisce che egli conoscesse molto bene questo discorso.

E’ probabile che avesse da poco riassunto la parte delle memorie del popolo Nefita quando scrisse il discorso registrato in Moroni 7 e che esso fosse ancora chiaro nella sua mente.

Probabilmente egli non aveva letto il sermone una o due volte, ma lo aveva letto abbastanza da far sì che scorresse naturalmente mentre egli pensava e parlava.

Potrebbe essere facile leggere un paio di volte un capitolo delle Scritture e pensare che non ci sia più nulla da sapere. Mormon non sembra essere caduto in questa trappola. Egli aveva interiorizzato quel grande discorso di Cristo in modo da poterlo facilmente integrare nel suo.

Mormon, a quanto pare, non ha semplicemente letto il discorso di Cristo senza pensarci più, dopo. Egli sembra essere tornato ad esso più e più volte. Welch commenta quanto questo sia notevole:

“Questi testi presi da Mormon e Moroni, scritti più di trecento anni dopo che venne tenuto il sermone al tempio di Abbondanza, dimostrano che le parole di Gesù erano state accettate dai discepoli di Cristo sin dall’inizio come la dottrina di Cristo, il Vangelo di Cristo, la volontà del Signore, la parola del Signore, il Suo piano di felicità, il Suo cammino di santità, la fondazione del Suo nuovo patto scritto nel cuore e il Suo modello di alleanza per una vita di giustizia”.

Allo stesso modo in cui Mormon ha accuratamente studiato ed interiorizzato le Scritture tanti anni dopo essere state date, i lettori moderni dovrebbero rendere le scritture parte di sé stessi.

Leggere il Libro di Mormon una o due volte non farà la differenza. A volte i lettori potrebbero studiare attentamente la logica dei singoli capitoli. Altre volte potrebbero fare un passo indietro per guardare il quadro generale.

In altre occasioni ancora, potrebbero guardare come le parole individuali vengano utilizzate nel testo. Indipendentemente dal metodo, le scritture richiedono uno studio accurato che cambia il modo di pensare, di parlare e di agire.

Mormon ha mostrato ai suoi lettori come dovrebbe essere uno studio delle Scritture e i lettori moderni possono, e dovrebbero, studiare le Scritture nello stesso modo, oggi.

Questo articolo è stato pubblicato sul sito knowhy.bookofmormoncentral.org. Questo articolo è stato tradotto da Cinzia Galasso.

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Cinzia

Cinzia è un'impiegata ed una traduttrice. Ha una laurea in Scienze dell'Educazione e ha anche insegnato, per un paio di anni, a bambini della scuola materna, un lavoro che ha amato molto. E' stata un'insegnante nelle classi della Società di Soccorso, delle Giovani Donne e dell'Istituto. Ha molti interessi: patchwork, quilling, oli essenziali. Le piace prendersi cura di sè con soluzioni naturali. E' vegana e ama gli animali e la natura ed è fermamente convinta che le creazioni di Dio siano sacre. E' una volontaria dell'ENPA, un'associazione italiana, per la protezione degli animali ed è anche un membro di Greenpeace e del WWF. Ama passare il tempo con la sua famiglia e i suoi amici. Ama il vangelo di Gesù Cristo e sa che le famiglie sono eterne.
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