Il difficile percorso dei giovani

Da un po’ di anni a questa parte uno dei fenomeni di cui si parla tanto in Italia, e a cui non è ancora stato possibile trovare una soluzione, è la ”disoccupazione giovanile”.

Una volta che varcano la soglia dell’Università infatti, i giovani studenti o ricercatori con il famoso pezzo di carta in mano sono costretti a dover affrontare anni di curriculum, colloqui, stage e prese in giro prima di arrivare, se possibile, al tanto sognato primo impiego.

Alla ricerca della felicità perduta

Alcuni di questi giovani decidono di non voler più restare nel proprio Paese a dover subire continuamente e passivamente questa situazione e, per questo motivo, decidono di fare le valigie sperando di poter trovare  all’estero una situazione migliore.

Altri, invece, restano accettando momentaneamente di svolgere dei lavoretti nella speranza e nell’attesa che prima o poi possa venire fuori l’occasione lavorativa tanto sperata nel proprio Paese.

Infine altri decidono di accontentarsi di ciò che trovano, purché possano finalmente avere qualche in tasca senza dover chiedere ai propri genitori, malgrado non sia il lavoro per il quale avevano dedicato anni della propria vita allo studio.

Senza ombra di dubbio questa è un’epoca di crisi economiche ed esistenziali che spesso vanno a braccetto l’una con l’altra: c’è chi si trova senza una prospettiva di lavoro terminati gli studi e c’è chi si guarda allo specchio ed un bel giorno si accorge che la propria insoddisfazione ha toccato il limite ed è ora di cambiare vita.

Certamente per i giovani d’oggi i problemi e le difficoltà non mancano mai. Ma nonostante possa sembrare strano è fondamentale, per la nostra crescita, l’esistenza di un’opposizione in tutte le cose.

L’importanza delle opposizioni

Come tutti i giovani in cerca di lavoro in questo momento storico così difficile, mi chiedevo continuamente perché ogni giorno dobbiamo affrontare delle opposizioni così forti nella nostra vita e soprattutto alla nostra età, non sapendo mai quale strada dover scegliere.

Ma quando iniziai a leggere per  la prima volta il libro di Mormon trovai la risposta che stavo cercando. Infatti, nel libro di Mormon vi è una delle migliori spiegazioni del ruolo previsto dell’opposizione spiegata attraverso gli insegnamenti di Lehi a suo figlio Giacobbe:

“È necessario che ci sia un’opposizione in tutte le cose. Se non fosse così, […] non potrebbe realizzarsi la rettitudine, né la malvagità, né la santità né l’infelicità, né il bene né il male” (Libro di Mormon, 2 Nefi 2:11).

Di conseguenza, continuò Lehi, “il Signore Iddio concesse all’uomo di agire da sé. Pertanto l’uomo non avrebbe potuto agire da sé, a meno che non fosse attirato o dall’uno o dall’altro” (Libro di Mormon, 2 Nefi 2:16).

Similmente, nella rivelazione moderna, il Signore dichiara: “Ed è necessario che il diavolo tenti i figlioli degli uomini, altrimenti non potrebbero scegliere da se stessi” (Dottrina e Alleanze, 29:39). L’opposizione fu necessaria nel Giardino di Eden.

Lehi insegnò che, se non avessero fatto la scelta che portò la mortalità, Adamo ed Eva “sarebbero rimasti in uno stato di innocenza, […] senza fare il bene, poiché non conoscevano il peccato” (Libro di Mormon, 2 Nefi 2:23).

Dalla lettura di questi versetti capii che solamente attraverso le difficoltà possiamo fare delle scelte che ci daranno la possibilità di migliorare. Infatti, sono assolutamente appropriate le parole di uno degli attuali Apostoli della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi  degli Ultimi Giorni:

”Per essere messi alla prova, dobbiamo avere la libertà di scegliere tra delle alternative. Per avere alternative su cui esercitare la nostra libertà di scegliere, dobbiamo avere opposizione […]

Lo scopo della vita terrena per i figli di Dio è quello di fornire le esperienze necessarie per progredire verso la perfezione, e infine realizzare il loro destino divino come eredi della vita eterna” . (Conferenza Generale Aprile 2016, Anziano Oaks ”Opposizione in tutte le cose”).

La fede come strumento

Sebbene le prove potranno sembrare veramente difficili ed alle volte impossibili da superare, bisogna ritrovare quello strumento che ha permesso a diverse generazioni del passato di affrontare momenti veramente difficili come ad esempio la carestia.

Lo strumento di cui sto parlando è la fede. Il problema di oggi, oltre a quello della mancanza del lavoro e della conseguente povertà in cui si sta venendo a trovare la maggior parte della popolazione, è quello dell’abbandono della fede.

Molta gente non ha più fede perché in questa situazione di depressione e sconforto, non ritiene che vi sia un’entità soprannaturale che si è sacrificata per loro e che voglia il loro bene. La vita è, e sarà sempre piena di deviazioni e vicoli ciechi, di prove e difficoltà di ogni genere.

Ma se ognuno di noi deciderà di incentrare la propria vita sulla fede in Gesù Cristo, si renderà conto di avere la forza necessaria di affrontare qualsiasi cosa e di poter provare gioia anche nei momenti più impensabili. Il profeta Lehi parlò della stessa gioia durante il suo viaggio colmo di difficoltà.

Infatti Lehi, nonostante avesse conosciuto opposizione, tristezza e dolore disse coraggiosamente che “Gli uomini sono affinché possano provare gioia”( Libro di Mormon, 2 Nefi 2:25). Come disse l’attuale Presidente del Quorum dei Dodici Apostoli:

”Quando incentriamo la nostra vita su Gesù Cristo e sul Suo vangelo, possiamo provare gioia a prescindere da ciò che sta accadendo, o non accadendo, in essa” (Conferenza Generale Ottobre 2016, Presidente Russell M. Nelson ” Gioia e sopravvivenza spirituale”).

Quindi bisogna lavorare per riaccendere la fede in ognuno di noi perché solo gli individui guidati dalla fede, non solo avranno la forza per affrontare ogni difficoltà, ma potranno operare nel bene sia proprio che  dell’intera collettività. Infatti il Signore promise:

”Se avrete fede in me, avrete il potere di fare qualsiasi cosa mi sia opportuna”(Libro di Mormon, Moroni 7:33).

In cuor mio questo lo so perché lo sperimento ogni giorno della mia vita e solo grazie alla mia profonda fede, che mi sforzo di accrescere attimo per attimo, sono e sarò in grado di andare avanti e di affrontare le prove di tutti giorni.

La fede infatti rafforza e fortifica l’individuo dandogli il coraggio per affrontare le sfide che ogni giorno gli sottopone la vita. A tal proposito, sto cercando di trasmettere questa mia profonda credenza nei valori soprannaturali ai giovani come me affinché possano trovare quell’aiuto necessario per poter andare avanti e sperare in un futuro migliore.

The following two tabs change content below.

Alberto Battista

Alberto Battista è un giovane mormone da poco laureato e, quando non è impegnato nella ricerca di un lavoro ( quasi mai!), si dedica ad apprezzare le bellezze della vita prediligendo l'amore per gli animali e il body building. Ama molto i rapporti interpersonali e cerca di diffondere attraverso i suoi scritti la parola del Vangelo, che ritiene essere il '' bisturi '' per debellare il male che pervade la nostra società.

Ultimi post di Alberto Battista (vedi tutti)

Pin It on Pinterest