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Non ho allenato la mia fede, ultimamente, e ho iniziato a soffrire di depressione. Ho letto che posso chiedere una benedizione, ma non mi sento degna dell’aiuto divino, non del tutto.

Mi auguro di cambiare e ho bisogno di aiuto divino, ma non mi sento di meritarlo. E, inoltre, come posso aiutare mio marito ad esercitare il suo sacerdozio quando è (in) attivo come me?

Aiuto Divino

Leggendo la tua lettera, non ho potuto fare a meno di pensare alla parabola del figliol prodigo. Ricordi i farisei e gli scribi che si lamentavano che il Salvatore: “riceve i peccatori e mangia con loro” (Luca 15:2)?

E’ interessante notare che, mentre questi uomini che si presume fossero retti, pensavano che i peccatori dovessero essere evitati, Gesù non lo ha fatto. In realtà, ha risposto loro con tre parabole, apparentemente così non potevano non comprenderne il significato.

In primo luogo, disse loro la parabola della pecora smarrita. “Chi di voi, avendo cento pecore, se ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va dietro alla perduta, finché non la ritrova?” (Luca 15:4).

Poi la parabola della moneta perduta: “Quale donna ha dieci pezzi d’argento, se ne perde uno, non accende una candela e spazza la casa e cerca diligentemente finché non la ritrova? E quando l’ha trovata, chiama le amiche e le vicine, dicendo:

Rallegratevi con me; perché ho ritrovato la dramma che avevo perduta. Allo stesso modo, vi dico, c’è gioia davanti agli angeli di Dio, per un solo peccatore che si ravvede” (Luca 15:8-10). Poi, ha ribadito il suo punto di vista per la terza volta, dando la parabola del Figliol Prodigo (trovato anche in Luca 15).

Il figliol prodigo, come te, si sentiva indegno di chiedere l’aiuto divino, ma alla fine, per disperazione, lo ha fatto.

E notate la risposta del padre (ricordando che questa è stata una lezione che spiegava anche il motivo per il quale Lui stesso mangiasse con i peccatori). “Ed egli si alzò e venne a suo padre. Ma quando era ancora lontano, suo padre lo vide e ne ebbe compassione, e corse e gli si gettò al collo e lo baciò” (Luca 15:20).

Suo padre non rimase fermo, con le braccia incrociate, battendo il piede per terra, in attesa che il figlio strisciasse. Non appena vide il figlio ritornare (il figlio aveva dovuto fare uno sforzo, ovviamente), il padre gli corse incontro e lo baciò.

Forse, la ragione per la quale il Salvatore diede il suo messaggio in tre forme diverse non era tanto perché capissero i farisei e gli scribi, ma perché noi, i peccatori (perché siamo tutti peccatori) avessimo potuto capire il Suo amore per noi e il Suo desiderio che noi tornassimo a Lui.

Egli ti ama e non importa quanto tu ti senta indegna, Egli vuole che tu ritorni a Lui. Egli verrà verso di te, ma non si forzerà. Lo dovrai raggiungere.

L’aiuto divino

A proposito di tuo marito, c’è un meraviglioso discorso dell’anziano Brent H. Nielson che parla di quello che la famiglia del figliol prodigo dovrebbe fare, mentre è in attesa. Ti consiglio l’intero discorso, ma voglio condividere questa citazione:

“Alcuni di voi, come la famiglia Nielson, hanno dei familiari che hanno temporaneamente smarrito la loro via. Le istruzioni del Salvatore a tutti quelli che hanno le cento pecore è di lasciare le novantanove e di andare a cercare e a soccorrere quella smarrita.

Le Sue istruzioni a coloro che hanno dieci pezzi di argento e ne perdono uno è di cercare fino a quando non lo si sarà trovato.

Quando a smarrirsi è vostro figlio o vostra figlia, vostro fratello o vostra sorella, e lui o lei hanno scelto di andarsene, abbiamo imparato dalla nostra famiglia che, dopo tutto quello che possiamo fare, noi amiamo quella persona con tutto il nostro cuore e vegliamo, preghiamo e aspettiamo che la mano del Signore venga rivelata.” (Aspettando il prodigo).

Il Signore ti ama e ti accoglierà a braccia aperte, non appena guarderai a Lui. Quindi, assolutamente, chiedi una benedizione.

A proposito della tua depressione, c’è un meraviglioso e confortante discorso dell’anziano Holland. L’intero discorso è bello e spero che lo leggerai, ma voglio condividere questa breve citazione ora:

“Se le cose continuano a essere debilitanti, cercate il consiglio di persone rispettabili e con formazione certificata, capacità professionali e valori positivi. Siate onesti con loro sulla vostra storia e sulle vostre battaglie. Meditate devotamente e responsabilmente sul consiglio che vi danno e sulle soluzioni che prescrivono.

Se aveste l’appendicite, Dio si aspetterebbe che richiedeste una benedizione del sacerdozio e riceveste le migliori cure mediche disponibili. Lo stesso vale per i disturbi emotivi. Il nostro Padre Celeste si aspetta che usiamo tutti i doni meravigliosi di cui ha dotato questa gloriosa dispensazione.”

Conosco alcune persone che sono state aiutate enormemente dalla terapia.

(Simile a un vaso rotto).

Questo articolo è stato pubblicato sul sito askgramps.org e stato tradotto da Cinzia Galasso.

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Anderson

Anderson lavora come senior manager a Milano. Si è laureato in Scienze Sociali e ha un master in International Business. Gli piacciono le relazioni internazionali, la tecnologia, leggere, viaggiare ed essere impegnato in progetti socialmente utili. Parla fluentemente il portoghese, italiano e inglese e vuole imparare il tedesco. Ha servito come missionario volontario ed è un membro attivo della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni.

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