Come ci si può risvegliare alla virtù? Quando io e mio marito eravamo fidanzati, abbiamo inventato una variante del gioco “cosa sarebbe meglio”.

In generale questo gioco viene sviluppato, dando due tristi possibilità ipotetiche, tra cui scegliere, come ad esempio:

“Preferireste avere un braccio mangiato da uno squalo o essere a corto di acqua, nel mezzo del Sahara?”.

Invece, noi davamo opzioni del tipo: “Preferiresti perdere una gamba e morire di fame o andare in luna di miele con me, alle Hawaii?” oppure “Preferiresti vivere in uno zoo, con una puzzola, o vivere con me, per sempre?”

Era un gioco sciocco ed inutile, perché la risposta era sempre così evidente. Ma il contrasto con qualcosa di terribile, può farci capire come siano davvero stupefacenti le benedizioni e, quindi, ci aiuta ad impegnarci a non perderle.

Lehi utilizza questa stessa tecnica, quando parla con i suoi figli, poco prima della sua morte. In sostanza egli sta dicendo loro: “Preferireste essere prigionieri e miserabili e morire o essere liberi e felici e vivere per sempre?”

La scelta sembra così ovvio! Eppure spesso ci troviamo a scegliere la miseria e la prigionia.

Lehi dà qualche informazione su questa debolezza umana ed offre dei consigli, su come superarla, quando parla della deriva al largo, nel sonno dell’inferno, o del risveglio, alla virtù.

Qual è il sonno dell’inferno?

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Il sonno è uno stato in cui non siamo in grado di distinguere la realtà.

Per esempio, si può effettivamente pensare che stiamo ancora vivendo il Vangelo e difendendo la verità, quando in realtà abbiamo respinto il Profeta e la sua leadership.

Possiamo cominciare a credere all’immagine che abbiamo presentato della nostra vita di famiglia, sui social media, ma stiamo ignorando i nostri ragazzi, per crearla davvero (o urliamo verso di loro).

Il sonno è uno stato in cui ci si sente bene, uno stato in cui non si dispone di affrontare se stessi o Dio.

Satana ci convince che “tutto è bene in Sion” e stiamo facendo bene. E acceca i nostri occhi, in modo che non possiamo più nemmeno vedere cosa stia succedendo! Ci rende pacifici, ci culla nella sicurezza, ci porta con cura verso l’inferno e tradisce la nostra anima, dalla gloria eterna che Dio ha destinato per noi.

Il sonno dell’inferno avviene senza alcun sforzo, per tutti. Non è consapevole, intenzionale. E’ semplicemente la mancanza di azioni intenzionali coscienti.

Il presidente Uchtdorf avverte che se andiamo a dormire, nella nostra fede e nella virtù, ci mancherà l’intera gloria del giorno in cui stiamo vivendo. Egli parla di egoismo, dipendenza e priorità concorrenti, come alcuni esempi e tattiche con cui Satana ci culla e ci mette in pace.

Non importa quanto sia profondo il nostro sonno: un giorno ci risveglieremo e sarà uno shock terribile, se ci troviamo in un inferno. Qualunque cosa stia causando la nostra deriva, in un tale sonno, non ne vale la pena!

Quindi… svegliatevi!

Come possiamo risvegliarci alla virtù?

sveglie

Svegliarsi richiede uno sforzo deliberato o uno shock improvviso, di solito avvengono entrambi. Dobbiamo porre delle sveglie, nella nostra vita, e, quindi, scegliere di ascoltare loro, invece del nostro sonnecchiare.

Quando siamo svegli possiamo vedere le cose come realmente sono. Spesso fa male trovarsi faccia a faccia con la nostra realtà fragile, ma è quando riconosciamo il nostro bisogno assoluto della grazia di Cristo che veramente la riceviamo e ci lasciamo trasformare.

Questo risveglio e il processo di trasformazione, avvengono quando studiamo le Scritture, preghiamo sinceramente, andiamo al tempio e prendiamo il sacramento, con un cuore pentito e contemplativo.

Questi sono i luoghi e le attività che ci aiutano a vedere le vero opzioni, prima di noi stessi: la felicità e la vita eterna o la miseria e la morte. Quando abbiamo veramente compreso le scelte, è facile scegliere.

Lehi consiglia ai suoi figli di risvegliarsi, agitando le loro catene, passando dalla polvere e indossando le armi della giustizia.

Come consiglia Lehi, dobbiamo diventare consapevoli delle nostre cattive abitudini e guardare al Salvatore, per superarle. Ma lasciare andare il peccato non è sufficiente. Dobbiamo salire ad un livello superiore e difendere noi stessi, vivendo una vita retta.

Se ci risvegliamo veramente ogni giorno, non possiamo mai cadere nel sonno dell’inferno.

“Ricordate, ricordate che è sulla roccia del nostro Redentore… che dovete costruire le vostre fondamenta… un fondamento sul quale se gli uomini edificano, non possono cadere [addormentati]”.

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