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I morti sanno di essere morti? I miei genitori erano entrambi terrorizzati dalla morte. Lo so perché ero con loro, quando sono morti. Ho sempre pensato che ci debba essere un periodo di transizione, dopo la morte, perché è un tale shock per molti.

Mi sto solo chiedendo se avviene come sulla terra dove, si spera, arriviamo ad una graduale realizzazione di ciò che siamo. Grazie.

La vita dopo la morte

Grazie per la tua domanda. Uno degli attributi che il Signore ci ha dato, con il nostro corpo fisico, è l’istinto di sopravvivenza. La paura della morte non è una lacuna personale. Essa rafforza la volontà di sopportare e superare le difficoltà, le persecuzioni e le prove.

La paura della morte ci scoraggia dal finire la nostra prova terrena prematuramente, anche quando la fede in una vita ultraterrena è presente. Il “velo della dimenticanza” è parte di un programma che garantisce che le prove mortali siano efficaci.

Una delle migliori e subito disponibili fonti di informazione sulla morte e sul mondo degli spiriti è il volume “Insegnamenti dei presidenti della Chiesa: Brigham Young”, in particolare il capitolo 38 (Il mondo degli spiriti).

Questa fonte è piena di informazioni confortanti su ciò che accade a chi passa dall’altra parte del velo. Ho usato quelle informazioni per preparare una serie di elogi funebri. Non a caso, anche i non mormoni a quei servizi hanno trovato gli insegnamenti della Chiesa confortanti, in un momento di perdita profonda.

Ecco alcune citazioni che rispondono alle tue domande, sul fatto che i morti non sanno che sono morti e se la loro esperienza è come la transizione dalla mortalità ad un’esistenza spirituale. Il presidente Young spiegava che gli spiriti sono pronti a “vedere, sentire e capire” quando muoiono.

Quando gli spiriti lasciano il proprio corpo, sono preparati poi a vedere, sentire e capire le cose spirituali. Riuscite a vedere gli spiriti in questa stanza? No. Supponiamo che il Signore dovesse toccare i vostri occhi, che cosa potreste vedere, potreste quindi vedere gli spiriti?

Sì, chiaramente, come ora vedete i corpi, come ha fatto il servo di Eliseo (2 Re 6:16-17). Se il Signore permette, ed è sua volontà che debba essere fatto, si possono vedere gli spiriti che hanno lasciato questo mondo, chiaramente, come ora vedete con i vostri occhi i corpi naturali (Discorsi di Brigham Young, 376-77).

Solo una piccola parte della nostra esistenza è stata vissuta in un tabernacolo fisico di carne. Essere uno spirito è naturale, per noi. Quando torneremo a quello stato spirituale, non saremo disorientati o innaturali. Il presidente Young ha dichiarato:

Quando si è nel mondo degli spiriti, tutto apparirà naturale come le cose che vediamo ora. Gli spiriti avranno familiarità con gli spiriti, in un mondo di spiriti, e potranno conversare, ecco, ed esercitare ogni varietà di comunicazione tra loro, come avveniva familiarmente e naturalmente quando erano qui, nei loro corpi. Lì, come qui, tutte le cose saranno naturali, e capirete come capite ora le cose naturali.

E quegli spiriti di cui stiamo parlando sono attivi; essi non dormono. E imparano e si sforzano con tutta la loro forza, lavorando e faticando diligentemente, come ogni individuo farebbe qui, in questo mondo (Discorsi di Brigham Young, 380).

In sostanza, tornando al nostro spirito e al mondo spirituale, è come mettere un pesce in acqua. Abbiamo esperienza di quello stato, ed essa è molto più estesa di quanto lo sia la nostra esperienza all’interno della nostra forma fisica mortale.

Gli spiriti sono altrettanto familiari con gli spiriti come i corpi lo sono con i corpi, anche se gli spiriti sono composti di materia così raffinata da non essere tangibile.

Essi camminano, conversano e hanno le loro riunioni; e gli spiriti degli uomini buoni come Joseph e gli anziani, che hanno lasciato questa Chiesa sulla terra per una stagione, operano in un’altra sfera, stanno radunando tutti i loro poteri per andare da un posto all’altro, a predicare il Vangelo, e Joseph li è il regista, dicendo di andare avanti, fratelli miei, e se li trovate di fronte a voi, andate avanti e comandate loro di disperdersi.

Avete il sacerdozio e potete disperderli, ma se qualcuno di loro desidera  ascoltare il Vangelo, predicate loro (Discorsi di Brigham Young, 379).

Il resto del capitolo della lezione di Brigham Young, ha tutta una serie di altri pezzi interessanti, ricchi di preziose conoscenze sulla vita dopo la morte, che sono confortanti e rassicuranti.

È una grande benedizione avere dei profeti nella Chiesa, alcuni dei quali hanno visto oltre il velo e registrato quello che hanno visto. Consiglio vivamente la lettura degli insegnamenti del presidente Brigham Young, una fonte approvata della Chiesa, su questo argomento. 

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Anderson

Anderson lavora come senior manager a Milano. Si è laureato in Scienze Sociali e ha un master in International Business. Gli piacciono le relazioni internazionali, la tecnologia, leggere, viaggiare ed essere impegnato in progetti socialmente utili. Parla fluentemente il portoghese, italiano e inglese e vuole imparare il tedesco. Ha servito come missionario volontario ed è un membro attivo della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni.
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