ritornare a DioEcco qua un articolo creato appositamente per darti suggerimenti su come aiutare tuo figlio a ritornare a Dio senza rovinare la tua relazione con lui.

Quale genitore di un figlio che ha scelto di lasciare la Chiesa di Gesù Cristo, ti sei mai sentito appesantito, legato ad un fardello che sembra non dormire mai?

Le tue notti insonni potrebbero essere state piene di preoccupazione e tristezza. Forse, ti sarai domandato se riuscirai mai a trovar riposo, perché siamo onesti, la parola “ riposare” non rientra nelle mansioni di un genitore.

Ecco qua alcuni modi per aiutare tuo figlio (che sia adulto o adolescente) a ritornare a Dio.

  1. Smettila d’incolparti

Potresti esserti sentito come se gli errori di tuo figlio sono il risultato dei tuoi metodi di genitore. Se così fosse, smettila di pensarlo! Non è nè produttivo, nè salutare, nè utile.

È giusto permettersi di essere onesti con noi stessi riguardo alle nostre debolezze e pentirsi velocemente, ma non continuare a pensare a cosa avresti dovuto oppure potuto fare.

  • Fidati dell’Espiazione e della promessa che “tutto ciò che è ingiusto riguardo alla vita può essere resto giusto attraverso l’Espiazione di Gesù Cristo”.
  • Ogni volta che arrivano dei pensieri negativi, volgi la tua concentrazione verso il Salvatore.
  • Lascia che le sue parole ti confortino quando egli disse “Guardate a me in ogni pensiero; non dubitate, non temete.” (Dottrina e Alleanze 6:36)

Quando cominci con l’avere pensieri di colpa, fermali, e rimpiazzali dicendo a te stesso: “ Non posso cambiare il passato; fidati di Dio e del Suo piano”.

Rivolgersi a Dio al posto di incolparsi, cambierà il modo in cui guardi la situazione e ti permetterà di sperare nel piano di Dio.

  1. Sii un canale, per lo Spirito

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Cerca di essere un canale per lo Spirito, perché lo Spirito è l’insegnante per eccellenza.

Essendo l’insegnante per eccellenza, lo Spirito può ricordare ad ogni persona le verità di cui prima erano a conoscenza; inoltre, non sarai in grado di aiutare qualcun altro se non trasmetti lo Spirito tramite i tuoi pensieri, le tue parole e le tue azioni; perciò aiuta tuo figlio vivendo le dottrine di Cristo giorno per giorno e rafforzando la tua testimonianza.

Poi fidati dello Spirito e del Suo potere per poter toccare i loro cuori.

Sei insicuro sul come parlare con tuo figlio riguardo al Vangelo?

Affidati allo Spirito per sapere quando è il momento giusto per parlare riguardo ai vari argomenti del Vangelo; infatti, lo Spirito non solo può toccare tuo figlio, ma può anche ispirarti rivelandoti dei modi per parlare con tuo figlio o figlia.

Spesso non saranno delle frasi magiche che faranno tuo figlio ritornare a Dio, perciò sii paziente con i loro progressi e festeggia ogni piccolo passo.

Ricordati che c’è momento e momento per aiutare un membro della tua famiglia a riaccendere la sua testimonianza e ritornare a Dio.

Lascia guidare le tue parole dallo Spirito, così che i tuoi sforzi per aiutare il tuo figlio ribelle non siano visti come prepotenti, invadenti o assillanti.

Alla fine, quando ti senti spinto a parlare, non lasciarti influenzare dalle emozioni, ma lascia che l’unica tua influenza sia lo Spirito.

  1. La comunicazione è chiave

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Mantenere una linea di comunicazione aperta con tuo figlio è fondamentale per aiutare un’altra persona a riguadagnare la sua testimonianza.

La forza non è mai stata e non sarà mai parte del piano di Dio per i Suoi figli.

Ossessionare i tuoi figli riguardo al problema raramente risulterà in risposte positive da parte loro; quindi, comunica ai tuoi figli che rispetti il loro libero arbitrio, ma non nascondere il tuo desiderio di un loro eventuale ritorno all’attività, ma soprattutto permettigli di sentire il tuo amore attraverso le parole che comunichi.

Il dottor Justin Coulson, un autore e ricercatore di psicologia positiva, dice: “a prescindere da se i nostri figli si stanno ribellando contro la nostra morale, la nostra religione o la nostra politica, una cosa è chiara – forzare il problema non aiuterà…

Invece, i genitori possono fare poco, se non accettare, ascoltare, enfatizzare ed essere un esempio da seguire per i loro figli. Dopo aver provato altri valori e altre fedi, molti ritorneranno a quei valori con cui erano stati cresciuti.”

  1. Ricerca opportunità di servizio

Un altro modo per aiutare tuo figlio a ritornare a Dio e sentire lo Spirito senza farlo sentire minacciato è chiedergli di aiutarti a prestare servizio.  

Infatti, il dare servizio avvicina gli individui al Salvatore e genera sentimenti di amore ed apprezzamento verso gli altri.

Alcuni si chiederanno, com’è che il servizio è collegato alla spiritualità?

L’anziano Derek A. Cuthbert, dei Settanta, disse: “Il servizio ci aiuta a conoscere il Salvatore ‘Poichè, come conosce un uomo il padrone che non ha servito?’ (Mosia 5:13)

Mentre ci immergiamo nel servizio per gli altri, ritroviamo il nostro io spirituale, e veniamo a Lui”

Non solo puoi dare a tuo figlio delle opportunità di unirsi a te nell’aiutare gli altri, ma puoi anche cercare opportunità di servire tuo figlio.

Il Signore può aiutarti a soddisfare le necessità spirituali di tuo figlio tramite il servizio. Il presidente Spencer W. Kimball disse:” Il Signore ci osserva e ci nota, ma di solito è tramite qualcun altro che soddisfa le nostre necessità.”

  1. Dagli l’opportunità di partecipare

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Non lasciare che la paura ti fermi dall’invitare tuo figlio a partecipare alle attività della Chiesa. Immagine da LDS.org

Quando ci sono delle attività, non tirarti indietro dall’invitare tuo figlio a partecipare; è vero, potrebbe rifiutare, ma non lasciarti fermare dalla paura.

Puoi anche cercare qualcuno che possa diventare amico di tuo figlio, per poi chiedergli di aiutarlo e di invitarlo a tali attività.

La sorella Melanie Peruch, una sorella missionaria ritornata, diede il seguente consiglio:

“Invitate vostro figlio a fare cose con voi, e parlate sempre del Vangelo attorno a lui. Ricorda che ogni persona ha semplicemente bisogno di ricordarsi ciò che già sapevano.

Ricorda anche che non tutti torneranno a prescindere dai tuoi sforzi, ma sarai premiato per via dei tuoi sforzi, perciò non smettere di provare.”

  1. Andate al tempio

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Il tempio è il posto perfetto per ottenere una prospettiva eterna; infatti, andare al tempio ti armerà di forza spirituale, che ti benedirà con una maggiore conoscenza sul come aiutare tuo figlio.

Perciò, abbi fiducia del potere derivante dal frequentare il tempio, e riceverai ispirazione che ti aiuterà ad aiutare tuo figlio a ritornare a Dio.

Il presidente Thomas S. Monson ci disse che a volte le nostre menti sono intasate dai problemi quotidiani, e…

“Qualche volta la nostra mente è così oberata dai problemi, e vi sono tante cose che richiedono la nostra attenzione tutte allo stesso tempo, che proprio non possiamo pensare chiaramente e vedere chiaramente.

Nel tempio le distrazioni sembrano scomparire, la nebbia e la foschia sembrano disperdersi e possiamo ‘vedere’ cose che non eravamo in grado di percepire prima e scoprire una via che può farci superare le afflizioni, una via che in precedenza ci era sconosciuta.”

  1. Non perdere mai la fiducia in loro, mai

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Come per ogni prova, la fede e la speranza sono necessarie. L’anziano Richard G. Scott diede il seguente consiglio riguardo all’aiutare un membro della famiglia a ritornare a Dio dopo che ha scelto di andarsene:”

Non abbandonate mai i vostri cari, mai!” Uno dei più grandi atti di fede e servizio che possiamo fare in favore di una persona cara che ha abbandonato la chiesa, è quello di pregare per loro, in modo specifico ed onesto.

Molte volte leggiamo la storia di Alma il giovane e della sua incredibile conversione, dimenticandoci però che sono state le preghiere di suo padre che resero possibile il cambiamento.

Il Bible dictionary (NdT: dizionario della Bibbia, esistente solo nella versione inglese della Bibbia) dice:

“L’obiettivo della preghiera non è quello di cambiare il volere di Dio, ma quello di assicurare a noi stessi e agli altri benedizioni che Dio è già disposto a dare, ma che sono a condizione che noi chiediamo per esse… La preghiera è una forma di lavoro”.

In Mosia 27 leggiamo:

“E di nuovo l’angelo disse: Ecco, il Signore ha udito le preghiere del suo popolo, ed anche le preghiere del suo servitore Alma, che è tuo padre; poiché egli ha pregato con grande fede a tuo riguardo, affinché tu potessi essere portato alla conoscenza della verità;

  1. Guarda al tuo Padre Celeste per avere abilità genitoriali

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Sforzati di capire davvero tuo figlio; passa del tempo di qualità con lui e sviluppa la vostra relazione.

Il tuo Padre Celeste capisce perfettamente come ci si sente ad avere dei figli; infatti, ogni giorno Egli ne osserva molti fare delle scelte diverse dal Suo volere, e nonostante ciò li ama al punto da lasciarli scegliere da sé.

Il presidente Howard W. Hunter disse:

“Il metodo di agire principale di Dio è tramite la persuasione, la pazienza e la longanimità, non tramite la coercizione e il confronto severo. Egli agisce sollecitandoci gentilmente e attirandoci dolcemente..

Egli vuole aiutarci e implora di avere una possibilità per poter aiutarci, ma non lo farà mai violando il nostro libero arbitrio. Ci ama troppo per farlo, ed agire così andrebbe contro il suo carattere divino.”

  1. Cerca di edificare ed incoraggiare

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Lascia che le tue parole portino conforto a tuo figlio, e cerca di incoraggiare, anzichè reprimere. Immagine da LDS.org

Le parole che diciamo sono molto potenti, e possono danneggiare o guarire, perciò il modo in cui parli a tuo figlio è estremamente importante.

Sii positivo, anche se sei in disaccordo con le scelte di tuo figlio, e non fare critiche, perché se lo fai metterai solo tensione alla vostra relazione. Incoraggialo, complimentalo con sincerità ed esprimi il tuo amore. Le scritture ci insegnano:

“Nessuna cattiva parola esca dalla vostra bocca; ma se ne avete qualcuna buona, che edifichi secondo il bisogno, ditela, affinché conferisca grazia a chi l’ascolta.

Via da voi ogni amarezza, ogni cruccio e ira e clamore e parola offensiva con ogni sorta di cattiveria!

Siate {invece} benevoli e misericordiosi gli uni verso gli altri, perdonandovi a vicenda come anche Dio vi ha perdonati in Cristo. (Efesini 4:29, 31-32, versione Nuova Riveduta 2006)

Rosemary M. Wixom, presidentessa generale della Primaria, disse: “Il modo in cui parliamo ai nostri figli e le parole che usiamo possono incoraggiarli, edificarli, rafforzare la loro fede a rimanere sul percorso che li riporta al Padre Celeste. “

  1. Perdona, perdona, perdona

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Lasciati guarire tramite il perdono. Perdona tuo figlio, perdona te stesso ed anche il passato.

Il perdono è come un unguento curativo che può ridurre i fardelli che tu e tuo figlio avete portato per troppo a lungo. Scegli di offrire clemenza, anche se è difficile.

Perdona tuo figlio, te stesso, il passato e il presente così che il futuro può essere più luminoso; non aspettare, sii il primo a chiedere scusa.

La frase “Mi spiace, potresti per favore perdonarmi?” detta con sincerità, può essere più potente di praticamente qualsiasi altra cosa che potresti scegliere di dire.

Anche se onestamente ti senti come se non sei tu ad avere la colpa, sbarazzati dell’orgoglio e chiedi scusa, oggi. Il perdono è il primo passo verso la comprensione e la guarigione.

L’anziano F. Enzio Busche, come membro del primo quorum dei settanta, diede questo consiglio: “Quando non riesci ad amare qualcuno, osservalo negli occhi, fino a che non trovi quella parte di figlio di Dio che è nascosta in lui.”

Egli suggerì anche: “Se qualcuno ti fa così male che i tuoi sentimenti sembrano soffocarti, perdona, e sarai libero di nuovo”.

  1. Sforzati di comprendere più a fondo

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Cerca di vedere la vita dalla prospettiva di tuo figlio, e passa del tempo di qualità rafforzando la vostra relazione. Immagine da LDS.org

Valuta quanto conosci bene tuo figlio: quando è stata l’ultima volta che gli hai chiesto qualcosa riguardo ai suoi sogni, a ciò che più gli importa e ciò che lo appassiona?

Sfrutta ogni occasione di provare a capire il suo punto di vista, la loro prospettiva, e cerca di ascoltare più di quanto parli; così facendo aiuterai tuo figlio a sentirsi a suo agio e migliorerà la vostra relazione.

Passate del tempo di qualità facendo attività insieme. Molti malintesi possono essere evitati se ogni parte cerca di capire l’altra; ma tu, anche se tuo figlio sembra che non voglia collaborare, cerca di provare a guardare ad ogni situazione con i loro occhi.

  1. Ricerca l’amore incondizionato

Dio è la fonte di tutti i giusti doni, ed Egli può permetterti di guadagnare l’amore incondizionato.

Dio è la fonte di tutti i giusti doni, ed Egli può permetterti di guadagnare l’amore incondizionato.

Chiedi a Dio di darti l’amore incondizionato, così che puoi vedere tuo figlio o figlia tramite delle lenti che solo Lui può offrire. Il Signore può aiutarci a cambiare le nostre debolezze in punti di forza; ci credi?

Egli può guarire i nostri cuori e cambiare la nostra prospettiva. Nonostante l’amore sembra venire naturale e istintivo, l’amore incondizionato può essere più difficile da padroneggiare; perciò, chiediGli di aiutarti ad amare incondizionatamente.

  1. Ricordati che loro prima di tutto sono figli del Padre Celeste

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Ricordati che ogni anima su questa terra è anche un figlio di Dio.

Guarda tuo figlio o figlia nel modo in cui lo guarda Dio; così facendo otterrai una prospettiva eterna.

Ritornare a Dio

Ricordati semplicemente che tuo figlio è prima di tutto un figlio del Padre Celeste, e trai conforto dalla consapevolezza che un essere onnipotente e perfetto è cosciente di tuo figlio o figlia, anzi, che è cosciente di ogni singola persona nel mondo.

Non cercare di fare dei calcoli terreni, noi lo amiamo perché Egli ci ha amato per prima (tutti noi, inclusi i Suoi figli ribelli).

Ricordati, ricordati, ricordati che sono Suoi figli, e che Egli ha un piano per ognuno di essi. Mentre continui a pregare per i tuoi figli, il Signore ti indicherà come aiutarli al meglio a ritornare a Dio. Non arrenderti perché il Signore non lo farà mai.

Quali sono alcuni modi in cui hai aiutato membri della famiglia ribelli nella tua vita? Commenta qua sotto.

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