Salvati tramite la grazia. Secondo Nefi, nel Libro di Mormon, è un capitolo difficile per molte persone che lo leggono. Ad ogni modo è pieno di molti insegnamenti su Gesù Cristo ed è una lettura essenziale per coloro che vogliono comprendere le dottrine Mormone sul Signore Gesù Cristo.
“Mormone” è un soprannome utilizzato dalle persone quando parlano delle persone della Chiesa, anche se non dovrebbe essere utilizzato come nome della Chiesa.
In questo libro il profeta Nefi e suo fratello Giacobbe stanno insegnando al popolo. Nefi utilizza come testo le profezie bibliche di Isaia.
Il popolo, nel Libro di Mormon, portò le scritture ebraiche, che erano disponibili nel 600 A. C., con se nella loro nuova terra da qualche parte nelle Americhe. In ogni caso, nei tempi antichi, molte persone non sapevano leggere.
Le scritture dovevano essergli lette da parte dei loro dirigenti. Nefi cita in modo esteso Isaia, anche se la traduzione differisce in qualche modo dalla traduzione di Re Giacomo.
Ha inoltre spiegato molte delle scritture al suo popolo, aiutandoli a comprendere che essi, come discendenti degli Ebrei, sono beneficiari delle promesse fatte agli Ebrei.
Quando Nefi ha terminato di insegnare dal libro di Isaia, ha iniziato a parlare direttamente di Gesù Cristo. 2 Nefi 25 spiega lo scopo del Libro di Mormon e l’obiettivo dei moderni Mormoni.
Aiuta a chiarire alcuni credi essenziali, molti dei quali non vengono compresi dalle persone a cui non è stato insegnato correttamente cosa sono i Mormoni. Dopo aver spiegato che Gesù Cristo in futuro sarebbe venuto sulla terra, ha detto, nel versetto 23:
“Poiché noi lavoriamo con diligenza a scrivere per persuadere i nostri figlioli, e anche i nostri fratelli, a credere in Cristo e a riconciliarsi con Dio; poiché sappiamo che è per grazia che siamo salvati, dopo aver fatto tutto ciò che possiamo fare.”
Molte persone sono sorprese quando imparano che il Libro di Mormon insegna la dottrina della grazia. Questo è stato spiegato in alcuni articoli precedenti, ma in breve, i Mormoni credono che veniamo salvati tramite la grazie.
Redenti tramite la grazia. Sarebbe impossibile per chiunque salvare se stessi, per quanto attentamente e correttamente uno viva la sua vita.
Non siamo in grado di raggiungere da soli la perfezione e quindi i nostri peccati devono essere pagati da qualcuno che ha vissuto una vita senza peccati, che è venuto sulla terra per espiare volontariamente per i nostri peccati, e che fosse per metà divino (tramite la Sua eredità come figlio di Dio) e per metà mortale (tramite l’eredità di Sua madre).
Solamente Gesù Cristo poteva adempiere a questi requisiti. Se Egli avesse rifiutato la sua missione, noi saremmo tutti spacciati.
Attraverso alla Sua espiazione, tutti noi risorgeremo dalla morte. Questo dono viene dato a tutti gratuitamente, senza dare importanza al comportamento o alla fede.
Altre parti invece hanno bisogno di un’attivazione. Anche coloro che dicono che non credono nelle opere di solito invece lo fanno, dal momento che credono che si è solamente salvati accettando Gesù Cristo come proprio Salvatore- e quella, ovviamente è un opera.
Anche il pentimento richiede delle azioni.
Salvati tramite la grazia
Perdonati tramite la grazia. Molti inoltre seguono l’insegnamento Biblico che dice che bisogna essere battezzati, che è anch’esso un’opera. La vera domanda, non è quindi se i Mormoni credono nelle opere o no, dal momento che tutti i Cristiani lo fanno, ma quante opere e come si applicano nell’eternità.
I Mormoni credono che anche le se opere non ci salvano, sono una prova della nostra fede.
I Mormoni credono che l’ammonimento di Nefi che dice che siamo salvati tramite la grazia anche dopo tutto quello che noi possiamo fare includa il pentimento, il battesimo e perseverare fino alla fine.
Questa ultima parte si riferisce al continuare ad avere fede ed ad obbedire ai comandamenti di Gesù Cristo.
Dopo tutto, come possiamo chiamarci seguaci di Cristo se non facciamo le cose che Egli ci ha insegnato?
Verso la fine del Libro di Mormon, un profeta di nome Moroni ha insegnato:
” Sì, venite a Cristo, e siate perfetti in Lui, e rifuggite da ogni empietà; e se rifuggite da ogni empietà e amate Dio con tutta la vostra forza, mente e facoltà, allora la sua grazia vi sarà sufficiente, cosicché mediante la sua grazia possiate essere perfetti in Cristo; e se mediante la grazia di Dio siete perfetti in Cristo, non potrete in alcun modo negare il potere di Dio.” (Moroni 10: 32)
In altre parole, dobbiamo dimostrare che abbiamo davvero accettato Gesù Cristo come nostro Salvatore. Ripetere a pappagallo parole che non capiamo realmente non avranno un effetto per la nostra salvezza. Essere salvati, per i Mormoni, è un processo Eterno.
Invece, molti Cristiani stanno incominciando a dubitare che l’idea del solamente dire le parole una volta non sia abbastanza. “Una volta salvati, sempre salvati” sembra essere una licenza a peccare e rende anche più semplice il dimenticarsi di Dio.
Una volta che le persone hanno accettato Gesù Cristo come loro Salvatore, pensano che la loro opera sia fatta e che ora possono vivere le loro vite in ogni modo che preferiscano, raramente pensano a Dio.
Chiaramente questo non è ciò che il nostro saggio Padre Celeste aveva in mente. Non avrebbe creato un sistema che ci avrebbe permesso di dimenticarci di Lui.
Giubilosi tramite la grazia. Essere salvati, quindi, è possibile solamente tramite la grazie, ma dobbiamo comunque onorare il nostro impegno con Gesù Cristo seguendo le Sue impronte.
Questo articolo è stato scritto da Terrie Lynn Bittner.
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